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Cavallotto


A Castiglione Falletto, nel cuore del Barolo c'è l'azienda Cavallotto . Quella di una famiglia che dal 1928 coltiva i vigneti della collina Bricco Boschis. Una storia di famiglia che si è affinata nel tempo.

Nel 1946, appena finita la guerra, sono stati fra i primi coltivatori della zona a vinificare le nostre uve in proprio. E così nel 1948 papà Olivio ha messo la prima etichetta Barolo Cavallotto su una bottiglia. Anche lei una creatura di famiglia.

Oggi ci sono Laura, Giuseppe e Alfio, la quarta generazione di Cavallotto nati e cresciuti a Bricco Boschis. Vinifichiamo solo le nostre uve, da cui otteniamo vini DOC e DOCG: Barolo, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Langhe Freisa, Langhe “Grign” da uve Grignolino, Langhe Chardonnay e Pinner da uve Pinot Nero.

Tutta l’uva prodotta nei vigneti dell'azienda è vinificata e imbottigliata con il marchio Cavallotto fin dal 1948. Una scelta che ha trovato la sua massima espressione nella valorizzazione di Bricco Boschis, un brand riconosciuto come un’eccellenza del Barolo e del Piemonte.

Più della metà dei vigneti è coltivata a Nebbiolo da Barolo: 17 ettari per una resa di circa 38 ettolitri/ettaro. Dolcetto e Barbera occupano circa 5 ettari; i restanti vigneti sono coltivati a Freisa, Pinot Nero, Chardonnay e Grignolino.


La cantina

Vinificazione, invecchiamento, imbottigliamento, affinamento. Quattro fasi. Quattro locali, concepiti in base ai naturali passaggi che l’uva richiede per diventare vino.

Il percorso della cantina inizia nel locale della vinificazione, costruito da papà Olivio nel 1971. Le vasche orizzontali in acciaio accolgono la fermentazione naturale dell’uva, pigiata con la sola diraspatura, senza schiacciare l’acino. Un trattamento di massima delicatezza. Il metodo della follatura (macerazione a cappello semisommerso) mantiene le bucce sotto il livello della vinaccia grazie all’azione di pale costruite appositamente. Il tutto avviene a temperatura controllata. Dopo la fermentazione i vini giovani, Dolcetto e Freisa, vengono travasati nelle vasche di cemento per la malolattica. I vini da invecchiamento -Barolo, Nebbiolo e Barbera- sono travasati in botti di rovere di Slavonia nella cantina d’invecchiamento. Nella primavera/estate torneranno nella zona vinificazione per essere ritravasati in vasche di cemento. La temperatura più alta (circa 18°-19° C) di quest’ambiente darà avvio alla fermentazione malolattica naturale, senza bisogno di inoculare batteri.

Il reparto invecchiamento è la culla dei vini nobili, il tempio del Barolo che qui matura e assume le sue caratteristiche uniche, all’interno di botti in rovere di Slavonia non tostato che variano dai 20 ai 100 ettolitri. Il locale è ricavato all’interno della collina Bricco Boschis: abbiamo creato un ulteriore microclima dove la temperatura controllata e l’umidità costante sono il risultato degli sfiati aperti direttamente sulla marna calcarea. Un interscambio di caratteristiche tra il terreno, l’uva, il legno e l’aria di Bricco Boschis: una speciale “camera d’aria” che come un scrigno racchiude la personalità e le caratteristiche del terroir.

Il reparto imbottigliamento è un connubio fra storia e innovazione. Costruito nel 1952, è uno degli ambienti più antichi della Tenuta, e accoglie la riempitrice in monoblocco Gai. Un macchinario di ultimissima generazione costruito proprio qua vicino dal leader mondiale degli impianti per l’imbottigliamento dei vini di altissima qualità.

Nel piano interrato c'è il locale per l’affinamento, dove le bottiglie coricate continuano a maturare riposando a temperatura e umidità costanti, rispettivamente 15° C e 80%. Per rendere ancora più efficace l’interscambio fra la cantina e il microclima esterno, abbiamo creato degli sfiati aperti sulla marna calcarea di Bricco Boschis. Dopo 6-12 mesi le bottiglie sono finalmente pronte per essere confezionate e numerate una ad una.


Contatti

Cantina Cavallotto
via Alba-Monforte 104, Bricco Boschis
12060 Castiglione Falletto (CN)
Tel.: 0173 62814