Amarone 2011

Amarone della Valpolicella DOCG

L'Amarone della Valpolicella Docg Speri è un vino importante di rara eleganza complessa struttura. Perfetto per i grandi appuntamenti gastronomici è particolarmente vocato all’invecchiamento. Simbolo indiscusso dell’az. Speri, l’Amarone Monte Sant’Urbano è un eccellente esempio di finezza e classicità. Un vino straordinario di grande complessità e vigorosa struttura da sempre ai vertici.

Colore

Rosso granato intenso

Profumo

Etereo di frutta appassita

Gusto

Al palato è corposo, caldo, avvolgente, asciutto

Abbinamenti

Secondi piatti di carni rosse brasato, secondi piatti di selvaggina, formaggi stagionati

Produttore Speri
Denominazione Amarone della Valpolicella DOCG
Vitigno Corvina Veronese - Corvinone 70%, Rondinella 25%, Molinara 5%
Gradazione 15,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Descrizione produttore

L’uva non è solo la base di un buon vino, ne è l’essenza, l’anima, il carattere. Si adatta ai ritmi della natura, si conforma alla terra che l’accoglie e si fa ammaestrare dalla mano del contadino. Coltivare la terra è un mestiere antico, che odora di tradizioni e tempi lontani. Da sette generazioni la famiglia Speri ha iniziato l’attività di viticoltori in Valpolicella. Cambiano i tempi, ma i vecchi valori restano, così come rimane l’orgoglio di far parte di una straordinaria terra come la Valpolicella Classica, unito al dovere morale di raccontarla attraverso questi vini.

Famiglia storica della Valpolicella, l’azienda Speri è un’autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica, divenuta, per la sua continuità e il suo forte radicamento al territorio, un punto di riferimento dell’enologia italiana.

La storia dell’azienda inizia nella prima metà del 1800 con pochi ettari adiacenti all’abitazione della famiglia Speri. Nel corso degli anni, l’azienda investe nell’acquisizione di nuove proprietà nelle zone di maggior vocazione della Valpolicella Classica, fino a raggiungere i 60 ettari di oggi. Cambiano i tempi e le dimensioni crescono ma resta sempre la gestione famigliare, che oggi con orgoglio raggiunge la settima generazione.

Dalla vigna alla bottiglia vinifichiamo esclusivamente le nostre uve e seguiamo direttamente tutte le fasi della produzione, ponendo cura estrema ad ogni singolo dettaglio.

La lunga esperienza di viticoltori e la continua ricerca verso la qualità ci hanno portati ad una viticoltura particolarmente attenta alla tradizione e all’ambiente.
Il sistema di allevamento a “pergoletta inclinata aperta” esprime al meglio le varietà autoctone e favorisce un’ottimale esposizione al sole, soprattutto in zona collinare.

Per ridurre le rese nel vigneto pratichiamo l’inerbimento e non usiamo concimazioni. Inoltre effettuiamo regolarmente operazioni di estirpo, potatura e diradamento.
La vite è trattata con prodotti compatibili con l’ambiente e, grazie all’utilizzo di attrezzature moderne, la quantità di fitosanitari erogata è molto contenuta.

LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

Partendo dalla convinzione che la qualità di un vino si determina in vigna, la famiglia Speri ha lavorato negli anni per conservare e promuovere la fertilità della terra, coltivando solo cloni autoctoni e preservando anche le varietà storiche a rischio di estinzione, nel rispetto della biodiversità del territorio. La lunga esperienza di viticoltori e la continua ricerca verso la qualità ci hanno portati ad una viticoltura particolarmente attenta alla tradizione e all’ambiente.
Il sistema di allevamento a “pergoletta inclinata aperta” esprime al meglio le varietà autoctone e favorisce un’ottimale esposizione al sole, soprattutto in zona collinare.
Per ridurre le rese nel vigneto pratichiamo l’inerbimento e non usiamo concimazioni. Inoltre effettuiamo regolarmente operazioni di estirpo, potatura e diradamento.
L’uva viene raccolta a mano e selezionata accuratamente da mani esperte. Nei vigneti in collina l’azienda ha scelto, a salvaguardia dello stesso, di mantenere gli storici muretti a secco, le cosiddette “marogne”, anziché ricorrere agli sbancamenti. Da anni l'azienda applica inoltre i dettami dell'agricoltura sostenibile e, a partire dalla vendemmia 2015, dopo la fase di conversione, ottiene la certificazione biologica.
L’intento è quello di favorire al massimo l’equilibrio naturale dell’agro-ecosistema, implementando pratiche che fondono conoscenze di ecologia, fisiologia vegetale, biochimica ed etologia degli insetti.
Ne sono esempi l’inerbimento permanente dell’intera superficie che assicura la presenza della sostanza organica, il compostaggio dei residui di potatura e vinificazione che restituisce all’ambiente parte dei suoi prodotti, o ancora il controllo del principale insetto della vite, la tignoletta, tramite la moderna tecnica della confusione sessuale.

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