Sangioveto 2011

Toscano IGT

Il Sangioveto è un Toscano Igt prodotto dall'azienda Badia a Coltibuono, in origine chiamato "San Zoveto", nome che che in passato veniva usato per indicare il vitigno Sangiovese. Nato come omaggio ad una tradizione colturale che risale al medioevo.

Colore

Colore rosso rubino intenso e profondo con riflessi porpora

Profumo

Al naso forti note floreali di mammola e giaggiolo con note speziate di frutti rossi, vaniglia e chiodi di garofano

Gusto

In bocca svela una grande struttura: armonico, asciutto e sapido, con acidità ben bilanciata

Abbinamenti

Formaggi stagionati, secondi piatti di selvaggina, zuppe di

Produttore Badia a Coltibuono
Denominazione Toscano IGT
Vitigno sangiovese 100%
Gradazione 15,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Premi e riconoscimenti

Bibenda 4 Grappoli ;Vitæ AIS 4 Viti ;Wine Spectator 90

Descrizione produttore

Badia a Coltibuono ovvero “l'abbazia del buon raccolto“, fu fondata dai monaci vallombrosani circa mille anni orsono, quale luogo di culto e di meditazione. Nel 1051, i monaci dell'ordine di Vallombrosa iniziarono a costruire questo monastero del “Buon Raccolto“ piantando contemporaneamente le prime vigne in quest’area. Nel XV secolo Coltibuono ebbe un ulteriore sviluppo sotto il patronato di Lorenzo de'Medici. Nel 1810, sotto il dominio napoleonico, i monaci furono obbligati a lasciare Coltibuono. Negli anni successivi la proprietà fu venduta prima attraverso una lotteria e nel 1846 fu acquistata da Michele Giuntini, banchiere fiorentino e antenato degli attuali proprietari. Sotto la guida di Piero Stucchi Prinetti la fattoria fu trasformata in azienda affermandosi in Italia ed all'estero. Una nuova generazione, Emanuela, Roberto e Paolo, prosegue oggi nell’opera intrapresa dagli antenati.

Ben sei generazioni, ad oggi, si sono succedute nella proprietà e si sono avvicinate sempre con passione e rispetto delle sue radici e della sua straordinaria storia. Giuseppe Giuntini a fine 800, in “Vita intima a Coltibuono” scriveva alle figlie: ”Coltibuono, a somiglianza delle persone che hanno veramente del merito, guadagna sempre più nella simpatia a misura che lo si conosce meglio." Oggi questa conoscenza e passione, tramandata in famiglia, costituisce un patrimonio di ricordi, atmosfere, luoghi, persone davvero unico ed irripetibile, che ci ispira e ci guida costantemente nelle nostre scelte. Da qui un impegno forte e sentito non solo per la Badia in sé ma, in senso più ampio, anche per tutto il bellissimo territorio chiantigiano che ci circonda, le sue genti, tradizioni e luoghi: una forma di partecipazione attiva e sensibile alla conservazione , intesa nella più rispettosa e moderna accezione. In questo luogo dove, mille anni fa, i monaci hanno sviluppato metodi sostenibili di coltivazione della terra, noi oggi, abbiamo intrapreso l'impegno verso l' agricoltura biologica , col fine di non impoverire il terreno, ma di curarlo e mantenerlo perché sia fruibile anche dalle generazioni future. In questo senso è pianificato il capillare lavoro di mantenimento dei boschi: anche qui la biodiversità è un patrimonio da preservare. Più recente è l'impegno nella battaglia per la salvaguardia delle strade bianche: un patrimonio fragile, ma d'importanza fondamentale per il paesaggio chiantigiano. Ci guida la volontà di far comprendere che queste strade non sono semplici sentieri, ma vere e proprie vie, luoghi di incontro e di vita. Vie che costringendoci a rallentare il passo ci permettono di contemplare un paesaggio che si caratterizza per un rapporto irriproducibile, tessuto nei secoli, fra bellezza, storia e cultura. Ultimo, non per importanza, è il progetto per la classificazione delle centinaia di volumi presenti nella Biblioteca di Badia a Coltibuono . Le passioni di molte generazioni trovano una testimonianza in questa collezione di libri rari e in alcuni casi molto antichi. Al termine di questo progetto i volumi, sistemati e classificati, verranno resi disponibili per studiosi e appassionati ricercatori.

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