Grumello Rocca De Piro 2011

Valtellina Superiore DOCG

Il Valtellina Superiore Docg Grumello Rocca De Piro ArPePe vinifica nelle cantine del Castel Grumello proprietà della famiglia De Piro dal quattordicesimo secolo. E' una fortezza gemina, costituita da due strutture separate, un tempo unite da una cinta muraria che sovrasta l’altura coltivata a Nebbiolo delle Alpi.

Da qui il nome di questo vino, risultato dell’assemblaggio di uve provenienti dai due vigneti di proprietà situati nella zona del Grumello. Nelle annate in cui i tannini poco accentuati suggeriscono un affinamento breve in botte grande, il Valtellina Superiore Grumello Rocca De Piro DOCG sorprende per la velocità con cui acquista bevibilità. E al momento del suo debutto sulle tavole, si presenta sempre puntuale: pronto da bere, ma ottimo anche da conservare in cantina tra le riserve.

Colore

Rosso rubino con riflessi rosa corallo

Profumo

Intensi aromi di ciliegia e di viola, note di liquirizia e frutti di bosco

Gusto

Fresco e sapido, dai tannini fitti e levigati con una buona mineralità

Abbinamenti

Primi con ragu di carne, primi con verdura, secondi piatti di carni bianche in umido, primi con carni arrosto e grigliate, formaggi stagionati

Produttore ArPePe
Denominazione Valtellina Superiore DOCG
Vitigno Nebbiolo 100%
Gradazione 13,5% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Descrizione produttore

Quella di ArPePe è una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione alla coltivazione del Nebbiolo, un vitigno raro che ha saputo nei secoli adattarsi alla Valtellina: un territorio unico dove tutto viene ancora fatto a mano.

Da 5 generazioni “il giusto tempo di attesa” scandisce i ritmi delle scelte aziendali ed è così che "cerchiamo umilmente di fare un vino che sia l’espressione più pura e sincera della terra e degli uomini che con dedizione la coltivano, come ha insegnato nostro padre Arturo, senza lasciarci condizionare dalle mode e dai gusti convenzionali.

Siamo convinti che il Nebbiolo delle Alpi, per la sua spiccata originalità, meriti un posto d’onore nel mercato internazionale del vino di qualità: un riconoscimento fondamentale per rendere economicamente sostenibile un’attività secolare che difficilmente si sposa con le logiche produttive moderne".

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

"Anche le innovazioni in ARPEPE seguono la regola del giusto tempo di attesa: l’evoluzione non è dettata dalle mode, ma risponde all’esigenza di migliorare ogni aspetto produttivo.
Crediamo, infatti, che l’autentica innovazione consista nel saper cogliere l’essenza della tradizione, perfezionandola continuamente fin nel più piccolo dettaglio.

Con questo spirito abbiamo introdotto diverse migliorie nella gestione dei vigneti al fine di innalzare la qualità delle uve, rendendo al tempo stesso più agile e meno difficoltoso l’operato dei viticoltori. La potatura soffice di Simonit&Sirch, le attrezzature leggere a batteria Pellenc e l’utilizzo di piccole cassette per la raccolta sono solo alcuni esempi della costante attenzione alla crescita professionale e alla salute dei nostri ragazzi.
Nel vigneto Rocce Rosse, grazie anche all’utilizzo dell’elicottero, abbiamo installato una teleferica per il trasporto delle uve a fondovalle. Queste strutture si utilizzavano anche cento anni fa, ma realizzarne una oggi, rispettando le normative di sicurezza, è stata veramente un’opera di rara complessità.

La cantina ipogea al “Buon Consiglio”, pur essendo stata costruita nel 1973, risulta perfettamente integrata nel versante terrazzato del Grumello. E’ stata realizzata adottando soluzioni all’avanguardia per l’epoca e la sua particolare struttura architettonica consente il naturale controllo di umidità e temperatura: condizioni fondamentali per il giusto affinamento.
Anche i nuovi spazi di accoglienza e degustazione, ideati dall’architetto Enrico Massimino e inaugurati per i 150 anni di attività, rispettano le più moderne teorie sull’impatto ambientale. I nostri ospiti ora possono soffermare lo sguardo sulle vigne e le rocce del Grumello, sperimentando così una gratificante, inedita comunicazione fra “interno ed esterno".
Cardine dell'intero progetto è stato proprio l'attenzione all'ambiente e quindi, in primo luogo al vigneto. La copertura del nuovo spazio, per esempio, è stata realizzata a giardino pensile, mentre la pavimentazione esterna fotocatalitica abbatte le sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera.
Trasformare il naturale calore dell’acqua di falda utilizzando la geotermia, fonte alternativa, pulita e rinnovabile, è stata la giusta intuizione per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 della nostra azienda".

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