Papà Celso 2013

Dogliani DOCG

Simbolo dell’azienda, il Papà Celso è dedicato alla memoria di Celso Abbona, padre di Marziano, che piantò una ad una le barbatelle del
vigneto Doriolo, dal quale provengono le sue uve. È il nostro Dogliani più importante, ottenuto da viti di oltre 60 anni che donano al vino un felice equilibrio fra eleganza, potenza ed armonia.

Vinificazione: diraspa-pigiatura a cui segue la fermentazione alcolica - spontanea a mezzo di lieviti indigeni - a contatto con le bucce in vasche d’acciaio a temperatura controllata con picchi di 30-31° C ; durata 25 giorni. Svinatura a secco e sfecciatura con travaso in vasche in acciaio. stabilizzazione a freddo che evita l’impiego di prodotti per la chiarifica.

Fermentazione malolattica: completamente svolta in acciaio subito dopo la fermentazione alcolica.

Affinamento: in vasche d’acciaio sino all’imbottigliamento, avvenuto a fine giugno 2014. Quindi riposo in bottiglia a temperatura costante di 14° C per due mesi prima della commercializzazione.

La descrizione del sommelier

COLORE: rosso carminio PROFUMO: fresco e fruttato, con sentori di lampone e prugna, qualche piacevole nota erbacea di menta e lievi aromi minerali SAPORE: asciutto e corposo, estremamente piacevole, dotato di una buona persistenza Servire a 16-18° C

Abbinamenti

Servire a 16-18° c. adatto ad accompagnare primi piatti al ragù, carni bianche e formaggi di media stagionatura.

€ 19.50

Produttore Marziano Abbona
Denominazione Dogliani DOCG
Vitigno 100% Dolcetto
Gradazione 14,5% Vol.
Formato Half (0.5 lt)

Premi e riconoscimenti

Annata 2013:
Tre Bicchieri Gambero Rosso 2015

Tre Bicchieri Gambero Rosso anche
per le annate 2011, 2009, 2007, 2006,
2005, 2004, 2001, 2000

Due Bicchieri Gambero Rosso
per le annate 2012, 2010, 2008

Cinque Grappoli Bibenda per l'annata 2006

Quattro Grappoli Bibenda per le annate
2009, 2008, 2007, 2005, 2003

Tre Grappoli Bibenda per l'annata 2004

Tre Stelle Blu Guida dei Vini Veronelli
per le annate 2012, 2011, 2010, 2009,
2006, 2004

Due Stelle Blu Guida dei Vini Veronelli
per le annate 2001, 2005

Descrizione produttore

La forza della tradizione e il gusto per l’innovazione. La consapevolezza delle radici e il coraggio di tentare nuove strade. La passione di un lavoro artigianale e la ricerca di una qualità senza compromessi. Da tre generazioni, la cantina Abbona vinifica i grandi vini delle Langhe cercando di trasmettere l’emozione più importante: l’amore per il proprio lavoro e la gratitudine di vivere in uno dei più straordinari territori vitivinicoli al mondo.

Ciò che la cantina rappresenta, lo deve agli sforzi e ai valori di Celso, padre di Marziano Abbona, che ha saputo tramandare il rispetto per la terra e un’etica del lavoro caparbia e scrupolosa, orgogliosa delle proprie radici.

Un’eredità oggi raccolta da Marziano Abbona e dalla sue figlie che con intuito, passione e dedizione continuano ad esprimere vini dalla qualità assoluta, esportati in tutto il mondo.

La storia della cantina Abbona è costellata di fatica e di scommesse, di fedeltà alla tradizione e passione per la sperimentazione: una storia che ha messo al centro del proprio lavoro la vigna e le colline delle Langhe, con particolare attenzione al territorio di Dogliani e al suo frutto più straordinario: il Dolcetto.
Una grande storia comincia da un incipit memorabile. Quello della cantina Abbona è rappresentato dal duro e geniale lavoro del primo Marziano e di suo figlio Celso. Capostipiti della famiglia e fondatori del primo nucleo aziendale, furono uomini severi e tradizionali, ma coraggiosi e lungimiranti.

Celso Abbona fu tra i primi della sua generazione a credere nelle potenzialità del territorio di Dogliani e a valorizzare il vitigno che su queste colline era in grado di raggiungere l’eccellenza: il dolcetto.

Assieme alla famiglia, barbatella dopo barbatella, Celso piantò il mitico vigneto di Bricco Doriolo in frazione Santa Lucia di Dogliani. Oggi, questa vigna non incarna soltanto la memoria storica dell’azienda, ma rappresenta uno dei più prestigiosi cru del Dogliani, dal quale si ottiene il vino simbolo dell’azienda: il Papà Celso, a lui dedicato.

Alla morte di Celso, nel 1964, l’azienda passa nelle mani dei figli Marziano (che porta il nome del nonno) ed Enrico Abbona. Sono anni difficili e laboriosi. I fratelli trasformano quella che era un’azienda agricola tradizionale in un’attività vitivinicola specializzata. Cominciano i primi imbottigliamenti di Dolcetto sotto il marchio di famiglia e, sulle orme di Celso, continuano gli investimenti sul territorio e sulle vigne di Dogliani.

Nei primi anni ’80 Marziano ed Enrico guardano alle Langhe con rinnovato interesse, sfida e un pizzico di follia. Quando ancora il Barolo è una scommessa tutta da vincere, cercano nuovi appezzamenti sulle vicine colline di Monforte d’Alba e Novello, comuni da secoli vocati alla produzione del «Re dei vini». I due fratelli non si limitano ad acquistare terreni: scelgono ad uno ad uno gli appezzamenti e le posizioni migliori, i terreni più vocati e le parcelle storicamente considerate più prestigiose: Ravera a Novello; Bricco Barone e Rinaldi a Monforte d’Alba. Per queste aree la nozione di cru è ancora di là da venire, ma Marziano ed Enrico hanno già capito che solo i grandi vigneti hanno la forza di produrre i vini migliori.

Mentre la gamma dei vini si amplia e giungono importanti riconoscimenti internazionali, Mara Abbona, figlia di Marziano entra in azienda. È il 1999, anno in cui, purtroppo, Enrico Abbona viene a mancare a seguito di una grave malattia (a lui e allo zio di Marziano, entrambi di nome Enrico, verrà dedicato il Langhe Doc Rosso I due Ricu).

Intanto, Marziano Abbona continua la ricerca e l’acquisto dei migliori appezzamenti del Barolo: Pressenda a Monforte d’Alba e Cerviano a Novello. Il 1996 vede la prima vendemmia del Cinerino, Langhe Doc Bianco da uve viognier: un esperimento concepito e fortemente voluto dall’amore di Marziano per i vini della Valle del Rodano, che segnerà un pezzo della storia aziendale e diverrà uno dei più originali e stimati bianchi delle Langhe.

Sul finire degli anni ’90, i tempi sono maturi per costruire una nuova cantina al centro dei vigneti che hanno segnato la storia della famiglia Abbona. In Borgata San Luigi, cominciano i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’antica “Cascina Valle dell’Olmo”, che verrà inaugurata nel 2006. Il progetto è ambizioso: una grande cantina interrata capace di minimizzare l’impatto ambientale, dialogare tra presente e passato e accogliere, in un unico luogo, tutte le fasi della lavorazione del vino.

L’ingresso nel secondo millennio porta con sé parecchie novità: oltre alla cantina c’è il desiderio di intraprendere nuove direzioni e tracciare percorsi inediti.

Seguendo lo spirito di sfida, intuizione e coraggio di papà Celso, tra il 2007 e 2008 nascono i Metodo Classico da uve chardonnay e pinot nero coltivate sulle colline di Dogliani. Agli spumanti, si affianca il Langhe Doc Rosso Zerosolfiti, uvaggio di dolcetto, barbera e nebbiolo prodotto solo nelle migliori annate, il cui contenuto di solforosa è inferiore ai 5 milligrammi per litro.

Nel 2007 vengono celebrati i 30 anni della prima vendemmia del Papà Celso e l’anno seguente Chiara, la figlia più giovane di Marziano Abbona, entra a far parte dell’azienda.

L’attenzione alle nuove generazioni e all’utilizzo delle moderne tecnologie spinge l’azienda a rinnovare la propria comunicazione attraverso l’uso di Internet e dei Social Network. Accanto alla comunicazione “virtuale”, si investono energie e risorse sull’accoglienza e le visite in cantina, momento privilegiato per conoscere la fatica, la passione e la lunga tradizione che da quasi un secolo la famiglia Abbona racconta attraverso suoi vini.

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