Rosarò 2014

Salento IGT

La parola Rosarò nasce dalla combinazione dei nomi rosato e rosso. Infatti, il colore di questo vino, richiama nelle sue sfumature un rosato dai toni cromatici più carichi.

Il mosto ottenuto dalla pigiatura delle uve rimane a contatto con le bucce per 15 -18 ore. Ciò consente di estrarne l’originale colore e di preservarne i caratteristici profumi. Affina per 3 mesi in serbatoi di acciaio.

La descrizione del sommelier

COLORE: rosa intenso e brillante PROFUMO: elegante all’olfatto nelle sensazioni floreali e marine SAPORE: gusto è pieno ed equilibrato con buona persistenza di frutta rossa Servire a 10 °C

Abbinamenti

Servire a 10 °c adatto a carni bianche, formaggi, pasta e zuppe, pesce e crostacei, riso e risotti, verdure.

€ 12.50

Produttore Feudi di Guagnano
Denominazione Salento IGT
Vitigno Negroamaro 100%
Gradazione 13,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Premi e riconoscimenti

Tre Grappoli Bibenda per le annate
2005, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011

Medaglia di Bronzo Vini Rosati d'Italia
per l'annata 2012

Descrizione produttore

uagnano, un tempo, aveva un cuore fatto dalla passione dominante dei nostri nonni, vignaiuoli tenaci in grado di scrivere pagine importanti di una storia che ha per titolo “Negroamaro”.Non una storia come tutte quante le altre: in essa, infatti, si coglie la fatica e lo spirito di sacrificio di gente nata e cresciuta in un lembo di sud, dove spesso il quotidiano tendeva a confondersi con il sempiterno.Una storia a cui è facile prestare orecchio e sentire ancora lo stridio delle ruote sulle mulattiere e le voci indistinte fra le vigne a fare da crinale tra la notte e il giorno.

A più di ottant’anni di distanza, il medesimo spirito di sacrificio e una identica passione pulsano ancora nel nostro animo con lo stesso vigore e la stessa tenacia. È grazie ad essa che dal 2002, noi, ossia Gianvito, Carlo e Franco –nipoti di quegli stessi infaticabili vignaiuoli – ci impegniamo, dopo aver salvato dall’abbandono gli antichi vigneti di negroamaro appartenuti ai nostri antenati, a scrivere quotidianamente un nuovo capitolo di questa storia lunga e affascinante che abbiamo deciso di intitolare “Feudi di Guagnano”, soprattutto per sottolineare il legame indissolubile con il nostro territorio e il sentimento verso questa terra avara e, al tempo stesso, generosa.

Momenti di convivialità, sorsi di negroamaro, percorsi, paesaggi, amicizia e accoglienza sono l’essenza di Feudi di Guagnano. Ma non solo: grazie all’applicazione dedicata, infatti, la cantina Feudi di Guagnano guarda al futuro e offre a tutti i technology consumers la possibilità di essere sempre aggiornati sulle sue iniziative e sulle ultime annate, di interagire continuamente con essa e di contribuire alla stesura di una storia sempre più avvincente.

Feudi di Guagnano produce i suoi vini utilizzando, eccezion fatta per l’unico Chardonnay dell’azienda, esclusivamente vitigni autoctoni tipici del Salento. Tale filosofia scaturisce dalla volontà di valorizzare il territorio e dall’intenzione di offrire dei prodotti che siano espressione dello stesso. Nei vigneti aziendali, pertanto, si coltivano negroamaro (alla base di molti dei vini della cantina e vitigno imprescindibile per il vino simbolo della stessa, ossia il Nero di Velluto), il primitivo, la malvasia nera, che in assemblaggio al negroamaro dà origine al Salice Salentino DOC, e la verdeca, vitigno a bacca bianca, con cui si producono quasi tutti i bianchi di Feudi di Guagnano.

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