Pinot Grigio 2014

Friuli Isonzo DOC

Il Pinot Grigio Friuli Isonzo Doc di Borgo San Daniele è uno di quei vini che lasciano il segno. Un grande vino che, negli ultimi anni, sta avendo un bel successo e che in Friuli sembra aver trovato il giusto terroir per dar vita a prodotti eccellenti. Nato da una mutazione gemmaria del Pinot Nero, di cui conserva tutte le caratteristiche a eccezione del colore, ha bisogno di terreni freddi, ma mai umidi. L’esperienza e la passione hanno permesso a Borgo San Daniele di assecondare le esigenze del Pinot Grigio, che deve il suo nome al colore caratteristico dei suoi acini.
Un vino fatto per durare nel tempo.

Colore

Giallo oro antico

Profumo

Da giovane prevale la frutta matura, maggiormente la pera. Con l’invecchiamento si impreziosisce di note di fieno secco e mandorle tostate

Gusto

Morbido e pieno, armonico e piacevolmente fruttato, con elegante persistenza aromatica

Abbinamenti

Minestre di carni bianche, primi con risotti, secondi piatti di carni bianche bollito, formaggi a media stagionatura

Produttore Borgo San Daniele
Denominazione Friuli Isonzo DOC
Vitigno Pinot Grigio 100%
Gradazione 12,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Premi e riconoscimenti

Gambero Rosso 2 bicchieri rossi ;Vitæ AIS 3 Viti

Descrizione produttore

I fratelli Alessandra e Mauro Mauri ereditano i terreni agricoli di Borgo San Daniele dal nonno nel 1990. Passione ed entusiasmo li hanno guidati nelle scelte vitivinicole, sempre azzeccatissime. Oggi Mauro segue la produzione dalla vigna alla cantina, mentre Alessandra cura l’amministrazione e la comunicazione.

Un'attenzione, la loro, che si traduce in un numero limitatissimo di etichette che parlano di una viticoltura rispettosa dell’ambiente e di un modo personale di interpretare i vitigni autoctoni friulani.

Produrre pochi vini significa fare delle scelte. Come dicono loro "ti educa a selezionare, a pensare". Nei 18 ettari di terreno che coltivano hanno abbracciato da subito le buone pratiche della biodinamica, selezionando i vigneti da impiantare tra quelli più vocati e facendo massima attenzione alla posizione, all’orientamento e all’altitudine di ciascuno.

Potature verdi e diradamenti, malolattiche, lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e imbottigliamenti senza filtrazioni sono divenute le parole chiave, insieme alle vendemmie manuali “dedicate”: un programma di raccolta teso a cogliere le diverse uve nel momento di perfetta maturazione di ciascuna, per conservare quella nota “croccante” che contraddistingue i vini dell'azienda.

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