Pinot Grigio 2014

Friuli Isonzo DOC

Vino bianco dal bouquet aromatico di pera e mandorle tostate, equilibrato, elegante, fino e di bella persistenza, imbottigliato senza filtrazione. Il Pinot Grigio ha bisogno di un habitat naturale specifico in terreni piuttosto freddi, non umidi. È proprio in Friuli che ha finalmente trovato il suo ambiente ideale. Qui ha messo radici fornendo vendemmie contenute, ma sempre costanti.

I vitigni del Pinot Grigio di Borgo San Daniele si trovano in località Bosc di Sot nel Comune di Cormòns. Pigiatura, breve macerazione pellicolare a temperatura controllata, pressatura soffice. Dopo l’opportuna pulizia del mosto, fermenta a temperatura controllata. Riposa sui lieviti fino a primavera. Assemblaggio ed imbottigliamento a fine estate senza filtrazione.

La descrizione del sommelier

COLORE: giallo oro antico PROFUMO: da giovane prevale la frutta matura, maggiormente la pera. Con l’invecchiamento si impreziosisce di note di fieno secco e mandorle tostate SAPORE: morbido e pieno, armonico e piacevolmente fruttato, con elegante persistenza aromatica Servire a 12-14 °C

Abbinamenti

Servire a 12-14 °c. vino di centro pasto per minestre sostanziose, risotti di carne leggera, lessi di carne o pollo. a fine pasto può accompagnare formaggi saporiti di media stagionatura.

€ 21.00

Produttore Borgo San Daniele
Denominazione Friuli Isonzo DOC
Vitigno Pinot Grigio 100%
Gradazione 12,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Premi e riconoscimenti

Due Bicchieri Gambero Rosso 2013

Descrizione produttore

I fratelli Alessandra e Mauro Mauri ereditano i terreni agricoli di Borgo San Daniele dal nonno nel 1990. Passione ed entusiasmo li hanno guidati nelle scelte vitivinicole, sempre azzeccatissime. Oggi Mauro segue la produzione dalla vigna alla cantina, mentre Alessandra cura l’amministrazione e la comunicazione.

Un'attenzione, la loro, che si traduce in un numero limitatissimo di etichette che parlano di una viticoltura rispettosa dell’ambiente e di un modo personale di interpretare i vitigni autoctoni friulani.

Produrre pochi vini significa fare delle scelte. Come dicono loro "ti educa a selezionare, a pensare". Nei 18 ettari di terreno che coltivano hanno abbracciato da subito le buone pratiche della biodinamica, selezionando i vigneti da impiantare tra quelli più vocati e facendo massima attenzione alla posizione, all’orientamento e all’altitudine di ciascuno.

Potature verdi e diradamenti, malolattiche, lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e imbottigliamenti senza filtrazioni sono divenute le parole chiave, insieme alle vendemmie manuali “dedicate”: un programma di raccolta teso a cogliere le diverse uve nel momento di perfetta maturazione di ciascuna, per conservare quella nota “croccante” che contraddistingue i vini dell'azienda.

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