Tignanello 2017

Toscana IGT

VINIFICAZIONE
Il vigneto Tignanello è uno degli ultimi ad essere vendemmiato e solo le uve scrupolosamente selezionate vengono utilizzate per questo vino storico. Le uve Cabernet sono state vendemmiate dal 18 settembre e quelle Sangiovese una settimana dopo. Le uve sono state diraspate e pigiate in maniera soffice e vinificate separatamente usando nuovi metodi che garantiscono una tecnica di lavorazione molto delicata. La macerazione è avvenuta in tini di legno da 50hl (dove vengono ripetute periodicamente follature per ottenere una migliore estrazione di colore, di complessità e di tannini più soffici). Durante questo periodo (15 giorni per il sangiovese, e 20 giorni per il cabernet), il vino ha completato anche la fermentazione alcolica ad una temperatura non superiore ai 30°C. Il vino è stato poi introdotto in barriques nuove e di un anno di età (Alliers & Troncais) dove, entro la fine dell'anno, ha completato la fermentazione malolattica. Successivamente il vino è stato travasato per un accurato assemblaggio delle due varietà e riportato in barriques dove ha riposato per ca. 14 mesi, al termine dei quali, si è proceduto all'imbottigliamento. Ha fatto seguito un affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi prima dell'introduzione sul mercato.

DATI STORICI
Tignanello è prodotto esclusivamente dal vigneto Tignanello, su un suolo di 47 ettari esposto a sud-ovest, di origine calcarea con elementi tufacei, ad un'altezza tra i 350 e i 400 metri s.l.m. presso la tenuta di Tignanello. E' stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, quali il Cabernet, e tra i primi vini rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Tignanello, in origine "Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l'annata 1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere. Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola della Toscana ed è stato chiamato Tignanello, dal nome del vigneto da cui è originario. Con quest'annata il vino Tignanello si è sganciato dal disciplinare del Chianti Classico e con l'annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta come quella attuale. Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984 e 1992.

NOTE DEGUSTATIVE
Intensamente fruttato, finemento strutturato e complesso; bilanciato con tannini soffici e finale persistente.

€ 110.00

Produttore Antinori
Denominazione Toscana IGT
Vitigno Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon
Gradazione 13,0% Vol.
Formato Standard (0.75 lt)

Descrizione produttore

La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell' Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Tradizione, passione ed intuizione sono state le qualità trainanti che hanno condotto Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini di qualità. Ogni annata, ogni terreno, ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Come ama dire il Marchese Piero: “ le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo ”. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità in Italia e all'estero, dove si potesse intraprendere un nuovo percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo. Antinori fa continui esperimenti nei suoi vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve indigene ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, tipi di legno dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell'invecchiamento in bottiglia. Piero Antinori dice "Abbiamo dimostrato, negli anni, che in Toscana ed Umbria c'era la possibilità di produrre vini di qualità, riconosciuti a livello internazionale, che potessero mostrare eleganza e finezza mantenendo sempre il carattere originario." Guardando avanti, Antinori dice: "La nostra biblioteca ha molti titoli, ma per noi non è abbastanza ricca. Abbiamo una missione che non è del tutto compiuta, il che ci spinge ad esprimere il vasto potenziale dei nostri vigneti e a conciliare il nuovo che rimane da scoprire con il patrimonio del gusto toscano che include tradizione, cultura, agricoltura, l'artistico ed il letterario che infatti rappresentano l'identità dell'Antinori, di cui uno dei maggiori punti di forza sta nel fatto di essere toscana, o, se preferite, la nostra 'toscanità'."

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