Trebbiano d’Abruzzo 2017
Trebbiano d'Abruzzo DOC
Descrizione produttore
Caratterizzato tra le altre cose dalla presenza di uliveti secolari che ne circoscrivono l’abitato, lo splendido borgo-presepe di Loreto Aprutino colpisce al cuore non appena lentamente si disvela in tutta la sua bellezza lungo la panoramica statale 151. Sulla sommità di Via del Baio – la direttrice che congiunge il Castello Chiola alla Chiesa di San Pietro Apostolo – insistono alcuni dei palazzi più significativi del paese, tra i quali quello della famiglia Valentini, i cui vini hanno scritto pagine indelebili della storia enologica nazionale. Pochi portoni più in là, dopo essere rimasta silente per circa 25 anni, dal 2016 è tornata in produzione anche l’antica Cantina Amorotti, attiva fin dal ‘700 ed in servizio per oltre due secoli.L’idea di riportare a nuova vita questo immenso patrimonio di memoria e ricordi si deve al vulcanico Gaetano Carboni, già impegnato a Civitella Casanova con Pollinaria – azienda agricola, nonché residenza artistica e luogo di sperimentazioni e scambi creativi –, ultimo discendente di una famiglia giunta in Abruzzo dal Ducato di Mantova in maniera a dir poco rocambolesca, la cui attività agricola è documentata a queste latitudini fin dal ‘500 ed alla quale a Loreto Aprutino si deve anche il nome del palazzo sede del Museo dell’Olio, conosciuto da tutti infatti come Castelletto Amorotti.
€ 30.00
Produttore |
Amorotti |
Denominazione |
Trebbiano d'Abruzzo DOC |
Vitigno |
Trebbiano d'Abruzzo |
Gradazione |
13,0% Vol. |
Formato |
Standard (0.75 lt) |
Descrizione produttore
Caratterizzato tra le altre cose dalla presenza di uliveti secolari che ne circoscrivono l’abitato, lo splendido borgo-presepe di Loreto Aprutino colpisce al cuore non appena lentamente si disvela in tutta la sua bellezza lungo la panoramica statale 151. Sulla sommità di Via del Baio – la direttrice che congiunge il Castello Chiola alla Chiesa di San Pietro Apostolo – insistono alcuni dei palazzi più significativi del paese, tra i quali quello della famiglia Valentini, i cui vini hanno scritto pagine indelebili della storia enologica nazionale. Pochi portoni più in là, dopo essere rimasta silente per circa 25 anni, dal 2016 è tornata in produzione anche l’antica Cantina Amorotti, attiva fin dal ‘700 ed in servizio per oltre due secoli.L’idea di riportare a nuova vita questo immenso patrimonio di memoria e ricordi si deve al vulcanico Gaetano Carboni, già impegnato a Civitella Casanova con Pollinaria – azienda agricola, nonché residenza artistica e luogo di sperimentazioni e scambi creativi –, ultimo discendente di una famiglia giunta in Abruzzo dal Ducato di Mantova in maniera a dir poco rocambolesca, la cui attività agricola è documentata a queste latitudini fin dal ‘500 ed alla quale a Loreto Aprutino si deve anche il nome del palazzo sede del Museo dell’Olio, conosciuto da tutti infatti come Castelletto Amorotti.