D’alceo 2001
Toscana IGT
Il Castello dei Rampolla si trova a Panzano in Chianti, all’interno della cosiddetta Conca d’Oro, un anfiteatro collinare affacciato sul fiume Pesa, con terreni calcarei ricchi di ciottoli, chiamata così per la tradizionale coltivazione di grano su queste terre, ora votate alle viti, che ospita tra gli altri l’azienda Fontodi.
Il Castello dei Rampolla appartiene dal 1739 a alla famiglia di Napoli, ma è solo nel 1965 che Alceo di Napoli eredita l’azienda. L’uomo, ambizioso e curioso, si appassiona del Solaia, anche dal momento che al tempo i frutti dell’azienda erano venduti proprio all’azienda di Antinori. Nel 1975, dunque, Alceo di Napoli decide di produrre i propri vini, chiedendo l’aiuto del noto enologo Giacomo Tachis. Alceo, con la sua passione per i Super-Tuscan, decide di piantare varietà di Bordeaux, qualcosa che al tempo non era comune nella zona del Chianti. La proprietà inizia dunque a dedicare sempre più parte della terra alla produzione di vino, convertendo le coltivazioni e pertanto operando su terreni del tutto nuovi a questa produzione e non ancora stressati dalla coltivazione della vite. L’esperimento ha successo e da allora la Tenuta è considerata tra le eccellenze della zona. Nel 1991, con la morte di Alceo, la direzione del’azienda passa ai figli che, già dal 1994, inizia la conversione alla biodinamica, seguendo con la certificazione una tradizione che ha sempre contraddistinto la proprietà.
D’Alceo, nato nel 1996, è il primo vino ufficialmente biodinamico dell’azienda, andando a inserirsi come top di gamma della collezione dell’azienda. Il 2001 è un anno particolarmente importante e di svolta: una delle annate eccellenti della zona e al tempo stesso una dimostrazione della progressiva integrazione del metodo biodinamico con la produzione aziendale. Particolarmente reticente nei primi anni, perfetto per un lungo invecchiamento.
Il Castello dei Rampolla appartiene dal 1739 a alla famiglia di Napoli, ma è solo nel 1965 che Alceo di Napoli eredita l’azienda. L’uomo, ambizioso e curioso, si appassiona del Solaia, anche dal momento che al tempo i frutti dell’azienda erano venduti proprio all’azienda di Antinori. Nel 1975, dunque, Alceo di Napoli decide di produrre i propri vini, chiedendo l’aiuto del noto enologo Giacomo Tachis. Alceo, con la sua passione per i Super-Tuscan, decide di piantare varietà di Bordeaux, qualcosa che al tempo non era comune nella zona del Chianti. La proprietà inizia dunque a dedicare sempre più parte della terra alla produzione di vino, convertendo le coltivazioni e pertanto operando su terreni del tutto nuovi a questa produzione e non ancora stressati dalla coltivazione della vite. L’esperimento ha successo e da allora la Tenuta è considerata tra le eccellenze della zona. Nel 1991, con la morte di Alceo, la direzione del’azienda passa ai figli che, già dal 1994, inizia la conversione alla biodinamica, seguendo con la certificazione una tradizione che ha sempre contraddistinto la proprietà.
D’Alceo, nato nel 1996, è il primo vino ufficialmente biodinamico dell’azienda, andando a inserirsi come top di gamma della collezione dell’azienda. Il 2001 è un anno particolarmente importante e di svolta: una delle annate eccellenti della zona e al tempo stesso una dimostrazione della progressiva integrazione del metodo biodinamico con la produzione aziendale. Particolarmente reticente nei primi anni, perfetto per un lungo invecchiamento.
La descrizione del sommelier
Fiori secchi, sottobosco, frutti di bosco e note di spezie dolci. Al palato è complesso, profondo e strutturato, estremamente fine e delicato con tannini perfettamente integrati.Abbinamenti
Da abbinare con un taglio di carne rossa cotto in modo semplice, un tagliere di salumi e formaggi o una torta salata ricca.

€ 250.00
Produttore | Castello dei Rampolla |
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Denominazione | Toscana IGT |
Definizioni | Biologico |
Vitigno | Cabernet Sauvignon 85%, Petit Verdot 15% |
Gradazione | 14,5% Vol. |
Formato | Standard (0.75 lt) |