Rosso del soprano --Magnum-- 1999

Colore rosso rubino chiaro, con schizzi purpurei. Bouquet accattivante e seducente nei suoi profumi evolutivi e che regala intensi e calibrati respiri di ciliegia, prugna, ribes, fragola, viola, petali di rosa e felce. Sbuffi di eucalipto, balsamo e terra umida. Proposizioni di pepe nero, noce moscata, cannella, incenso, cuoio, catrame e tabacco. Bocca trascinante, ampia e voluminosa, che accoglie un sorso ruggente, ferroso, sapido, iodato, morbido, fine e teso. Tannini talentuosi. Gusto pieno, rotondo, solido, elegante, intrigante, equilibrato e rassicurante. Interpretazione di un vino territoriale perfettamente riuscita. Retroaroma tonico, dinamico e persistente. Ancora lunga vita davanti a sé. Sulla terragna cucina siciliana.

La descrizione del sommelier

COLORE rosso rubino intenso, PROFUMO lungo e penetrante, concentrati frutti di bosco e confettura , SAPORE asciuto ed avvolgente con retrogusto di frutta matura .

Abbinamenti

Ad arrosti di carni bianche e rosse, pollame nobile, piatti di pesce salsati, formaggi semistagionati grigliati .

€ 130.00

Produttore Palari Azienda Agr.
Vitigno Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera e Acitana, Galatena, Jacché e Core ‘e Palumba.
Gradazione 13,0% Vol.
Formato Magnum (1.5 lt)

Descrizione produttore

Si tratta dell’azienda agricola Palari di Salvatore Geraci, che opera nell’omonima contrada di Santo Stefano Briga di Messina, laddove si estendono storiche e terrazzate vigne ad alberello, che guardano dall’alto il mar Tirreno che si incontra con lo Ionio. L’architetto Geraci, uomo poliedrico e carismatico, è riuscito con impegno e caparbietà a recuperare una famosa e nobile Doc siciliana, che era in fase di estinzione, e portarla poi ai fasti primitivi. La doc è quella di Faro, un vino rosso che viene da molto lontano, tanto da poter vantare una tradizione antica risalente addirittura al XIV secolo a.C, in epoca micenea. Galeotto fu l’incontro che Geraci ebbe con Luigi Veronelli, che gli consigliò di riprendere la Doc e salvarla. E così fu fatto, tanto che dal 1990, con la collaborazione del famoso enologo Donati Lanati, partì l’avventura che dura ancora adesso.

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