Rosazzo “Terre Alte” 2018
Rosazzo DOCG
Da sempre tra i più prestigiosi e longevi bianchi italiani, il Terre Alte nasce nel 1981 da un sapiente assemblaggio di friulano, pinot bianco e sauvignon coltivati nel comune di Rosazzo negli storici vigneti delle Terre Alte. Il Rosazzo DOCG “Terre Alte” di Felluga è un vino di grande armonia, vinificato e lasciato maturare in parte in vasche d’acciaio e in parte in barrique cui segue un breve affinamento in bottiglia e che nel bicchiere si svela fine e ricchissimo. Un bianco tutto da scoprire, che con l'invecchiamento acquisisce un'evoluzione terziaria di notevole complessità.
La descrizione del sommelier
Giallo paglierino intenso, al naso esprime un profilo intrigante, intenso, penetrante, complesso e persistente. Articolati sentori di frutta esotica si fondono armonicamente a note di bergamotto, zucchero vanigliato, agrumi canditi, fiori di acacia, pesca, albicocca, zenzero prima di un assaggio pieno, avvolgente, profondo, armonioso.Abbinamenti
A tutto pasto, è particolarmente indicato per piatti di pesce, eccellente con primi a base di verdure, carni bianche e formaggi.

€ 105.00
Produttore | Livio Felluga |
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Denominazione | Rosazzo DOCG |
Vitigno | friulano, pinot bianco, sauvignon |
Gradazione | 13,5% Vol. |
Formato | Standard (0.75 lt) |
Premi e riconoscimenti
DoctorWine 96 Falstaff 94Descrizione produttore
Uomo coraggioso, visionario, illuminato e schivo, Livio Felluga dopo ogni sfida è sempre tornato ai suoi amori: la famiglia, la terra, le sue colline. Veronelli lo chiamava con infinito affetto e ammirazione “il contadino”: c’è parola più vera per definire il patriarca della viticoltura friulana del Novecento.È facile intuire come la storia di Livio Felluga e del suo vino si intrecci con la storia di quella particolare terra che circonda l’estremo nord est dell’Adriatico, il punto di contatto fra il Mediterraneo e l’Europa centrale. Storia di confini più volte cambiati, imperi scomparsi, guerre passate... di genti che qui si sono fermate. È la storia di un uomo che ha attraversato due guerre mondiali, è vissuto nell’Impero Austroungarico prima e nel giovane Regno d’Italia poi, ha abitato sulla costa rocciosa della penisola istriana e nella Grado lagunare.
Livio Felluga si trasferì in Friuli alla fine degli anni ’30, per stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline di Rosazzo. Il suo sogno di produrre vino di collina fu interrotto dal richiamo al fronte.
Come se non bastasse, il ritorno in Italia non fu facile per i reduci della Seconda Guerra Mondiale: i confini fisici, politici ed etnici erano cambiati, stravolti per sempre, come lo stesso paesaggio agricolo e sociale della collina. La popolazione contadina se ne stava andando, impoverendo ulteriormente la terra e abbandonando colture, valori e tradizioni ad essa legati.
Livio Felluga dovette intraprendere una nuova battaglia per far risorgere la collina, convinto che solo la rinascita della coltivazione di qualità potesse riportare la vita nella campagna friulana.
Con grande coraggio cominciò a restaurare gli antichi vigneti di Rosazzo ed impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi.
Un lavoro duro, intrapreso con grande caparbietà e passione che lo porterà nel corso degli anni a creare una delle più belle e significative realtà aziendali del Belpaese, acquisendo a pieno diritto il titolo di rifondatore della tradizione viticola friulana e attore di riferimento del rinascimento enologico italiano.