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ArPePe

Il giusto tempo del Nebbiolo


Quella di ArPePe è una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione alla coltivazione del Nebbiolo, un vitigno raro che ha saputo nei secoli adattarsi alla Valtellina: un territorio unico dove tutto viene ancora fatto a mano.

Da 5 generazioni “il giusto tempo di attesa” scandisce i ritmi delle scelte aziendali ed è così che "cerchiamo umilmente di fare un vino che sia l’espressione più pura e sincera della terra e degli uomini che con dedizione la coltivano, come ha insegnato nostro padre Arturo, senza lasciarci condizionare dalle mode e dai gusti convenzionali.

Siamo convinti che il Nebbiolo delle Alpi, per la sua spiccata originalità, meriti un posto d’onore nel mercato internazionale del vino di qualità: un riconoscimento fondamentale per rendere economicamente sostenibile un’attività secolare che difficilmente si sposa con le logiche produttive moderne".

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

"Anche le innovazioni in ARPEPE seguono la regola del giusto tempo di attesa: l’evoluzione non è dettata dalle mode, ma risponde all’esigenza di migliorare ogni aspetto produttivo.

Crediamo, infatti, che l’autentica innovazione consista nel saper cogliere l’essenza della tradizione, perfezionandola continuamente fin nel più piccolo dettaglio.

Con questo spirito abbiamo introdotto diverse migliorie nella gestione dei vigneti al fine di innalzare la qualità delle uve, rendendo al tempo stesso più agile e meno difficoltoso l’operato dei viticoltori. La potatura soffice di Simonit&Sirch, le attrezzature leggere a batteria Pellenc e l’utilizzo di piccole cassette per la raccolta sono solo alcuni esempi della costante attenzione alla crescita professionale e alla salute dei nostri ragazzi.

Nel vigneto Rocce Rosse, grazie anche all’utilizzo dell’elicottero, abbiamo installato una teleferica per il trasporto delle uve a fondovalle. Queste strutture si utilizzavano anche cento anni fa, ma realizzarne una oggi, rispettando le normative di sicurezza, è stata veramente un’opera di rara complessità.

La cantina ipogea al “Buon Consiglio”, pur essendo stata costruita nel 1973, risulta perfettamente integrata nel versante terrazzato del Grumello. E’ stata realizzata adottando soluzioni all’avanguardia per l’epoca e la sua particolare struttura architettonica consente il naturale controllo di umidità e temperatura: condizioni fondamentali per il giusto affinamento.

Anche i nuovi spazi di accoglienza e degustazione, ideati dall’architetto Enrico Massimino e inaugurati per i 150 anni di attività, rispettano le più moderne teorie sull’impatto ambientale. I nostri ospiti ora possono soffermare lo sguardo sulle vigne e le rocce del Grumello, sperimentando così una gratificante, inedita comunicazione fra “interno ed esterno".

Cardine dell'intero progetto è stato proprio l'attenzione all'ambiente e quindi, in primo luogo al vigneto. La copertura del nuovo spazio, per esempio, è stata realizzata a giardino pensile, mentre la pavimentazione esterna fotocatalitica abbatte le sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera.

Trasformare il naturale calore dell’acqua di falda utilizzando la geotermia, fonte alternativa, pulita e rinnovabile, è stata la giusta intuizione per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 della nostra azienda".



Il territorio

La Valtellina è una valle di origine glaciale solcata dal fiume Adda, che si sviluppa da Est a Ovest per ben 120 chilometri, dal passo dello Stelvio fino al lago di Como.

Racchiusa fra le Alpi Retiche e le Orobie, corre parallela all’arco alpino beneficiando di un microclima unico. Dall’alba al tramonto, il sole riscalda il vigneto terrazzato, incastonato come una pietra rara nel versante retico, completamente esposto a Sud e mitigato dai venti freschi del Nord.

I muri a secco sostengono suoli poveri composti da roccia granitica sfaldata, dove, dalla notte dei tempi, la radice del Nebbiolo delle Alpi ha trovato il nutrimento necessario per lo sviluppo di una variabilità genetica ineguagliabile.

Ermanno Olmi, con grande sensibilità e senso poetico, ha raccontato in un film documentario che cosa significhi vivere e lavorare sulle Rupi del Vino.

Lo spettacolo dei terrazzamenti vitati della Valtellina è l’eredità della gente di montagna che ne è custode da secoli, ed è un valore inestimabile che meriterebbe di essere tutelato come patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO.


Contatti

ArPePe
Via Buon Consiglio, 4
23100 Sondrio (SO)
Tel.: 0342 214120
Email : info@arpepe.com